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Tecar terapia

Tecar terapia

Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo

Sistema di trasmissione di energia ai tessuti, con effetto biostimolante, rivascolarizzante, linfodrenante, antalgico, decontratturante. Utilizzabile in associazione con chinesiterapia, massoterapia, manovre di linfodrenaggio.

Il sistema TECAR (acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo) è una terapia strumentale che sviluppa un campo elettromagnetico tra due elettrodi posti a contatto con la zona da trattare; si utilizza una corrente alternata sinusoidale con frequenza di 500 KHz regolabile in ampiezza dall’oparatore.
Tale campo elettromagnetico alternato attrae e respinge con una frequenza di 500.000 volte al secondo le cariche elettriche presenti sotto forma di secondo ioni nel tessuto umano.
Il movimento di tali cariche, che dalla periferia si spostano verso la zona di trattamento, produce calore endogeno per effetto Joule.

Questo meccanismo produce numerosi effetti:

  • Stimolazione del sistema linfatico, che aumenta il drenaggio dei fluidi presenti tra le pareti dei capillari e le membrane cellulari, (spazio interstiziale), modificazione della permeabilità capillare, che facilita il riassorbimento di eventuali edemi o versamenti;
  • Aumento dell’apporto sanguigno, con attivazione del micro-circolo pre-capillare e capillare, con conseguente maggior apporto di sostanze nutritive ed eliminazione di cataboliti;
  • Incremento dell’attività metabolica cellulare, con accelerazione dei naturali processi riparativi dell’organismo;
  • Stimolazione del rilascio di endorfine, con una conseguente riduzione del dolore.

La tecarterapia è utilizzata attraverso due differenti modalità operative: Capacitiva e Resistiva. In entrambe le modalità il contro-elettrodo è costituito da una piastra metallica di dimensioni molto maggiori rispetto agli elettrodi attivi.

Modalità capacitiva

La modalità capacitiva agisce specificamente sui tessuti caratterizzati da alta percentuale di liquido e bassa resistenza alla corrente; quindi tessuto muscolare, tessuto connettivo, sistema circolatorio e sistema linfatico.
Tale modalità si ottiene utilizzando un elettrodo attivo in metallo rivestito da un materiale isolante, che risultando la zona a maggiore resistenza consente di concentrare l’azione terapeutica nell’area sottostante l’elettrodo.

Modalità resistiva

La modalità resistiva si sviluppa con un elettrodo attivo in metallo non isolato e permette di concentrare l’azione terapeutica sui tessuti che offrono maggiore resistenza al campo elettromagnetico, come osso, cartilagine, tendini, legamenti, aponevrosi, tessuto cicatriziale e fibrotico.

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